Oltre i suoi confini si profila la vasta regione di Al Gharbia, dominata dalle propaggini settentrionali del deserto di Rub’ Al Khali, il cui magico silenzio è interrotto solo dal fruscio delle dune. A nord di Dubai, Sharjah è ricca di arte e cultura, mentre i minuscoli Ajman e Umm Al Quwain conservano uno stile di vita tradizionale, e Ras Al Khaimah è circondato dai possenti Monti Hajar. Le migliori opportunità per il nuoto e le immersioni sono offerte dall’emirato di Fujairah, che si affaccia sulle acque cristalline del Golfo di Oman.
Gli Emirati Arabi Uniti sono un importante partner dell’Italia in tutti gli ambiti: da quello politico (grazie al costante dialogo sulle tematiche bilaterali e i dossier di sicurezza regionale), a quello culturale (ad Abu Dhabi è stato recentemente inaugurato il primo Istituto Italiano di Cultura nell’area del Golfo); da quello della cooperazione scientifica (che beneficia della presenza negli EAU di numerosi ricercatori italiani) a, naturalmente, quello economico.
INFORMAZIONI UTILI
DOCUMENTI NECESSARI
E' necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi dal giorno d'ingresso negli Emirati Arabi Uniti.
Il visto d'ingresso non è necessario per soggiorni fino a 90 giorni.
CLIMA
Il clima degli Emirati Arabi Uniti è subtropicale arido, con inverni miti ed estati calde. I mesi più caldi dell'anno sono luglio e agosto, periodo in cui le temperature medie raggiungono massime di oltre 48 °C sulla pianura costiera. Sulle montagne del Hajjar, le temperature sono notevolmente inferiori, a causa della maggiore altitudine. Le temperature medie di gennaio e febbraio raggiungono minime tra i 10 e i 14 °C. Durante i mesi di fine estate, sulla regione costiera soffia un vento umido sud-orientale conosciuto come Sharqi (che significa "orientale"). La media annua delle precipitazioni nella zona costiera è meno di 120 mm, anche se le precipitazioni sono torrenziali, ma in alcune zone di montagna, le precipitazioni annuali spesso raggiungono i 350 mm. La regione costiera è soggetta a occasionali ma violente tempeste di polvere, che possono ridurre notevolmente la visibilità.
VALUTA E PAGAMENTI
Dirham (AED), suddiviso in 100 fils. Esistono banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 200, 500 e 1000 AED; hanno dicitura bilingue, ma numeri solo arabi. Le monete sono da 1 (rarissima), 5, 10, 25 e 50 fils: tutti gli importi vengono arrotondati ai 25 fils; il testo è solo in arabo con numeri in arabo. Facile la conversione di dollari americano o euro presso banche, uffici di cambio presenti ovunque soprattutto a Dubai e ad Abu Dhabi. Le maggiori carte di credito sono comunemente accettate. È consuetudine lasciare una mancia corrispondente a circa il 10% presso i ristoranti; negli hotels, facchini e personale di sala si aspettano una mancia; anche autisti e guide, per il loro servizio si aspettano un corrispettivo per il lavoro svolto.
SANITA’
Il settore sanitario è buono con numerose cliniche private. E’ necessaria e consigliata una polizza sanitaria che copra anche in caso di Covid.
ELETTRICITÀ
La corrente elettrica è a 220 volt e le prese di corrente sono di tipo inglese/americano. Si consiglia di munirsi di adattatore universale.
CELLULARE E INTERNET
Per telefonare negli Emirati Arabi il prefisso internazionale è 00971. Per telefonare in Italia il prefisso è 0039. La telefonia mobile è molto diffusa, ma usando le convenzioni stipulate in Italia anche abbastanza cara. Suggeriamo di comprare ed attivare una SIM locale, ma attenzione perché dal 1 gennaio 2018 telefonate skype e Facetime, etc sono state bloccate, quindi assicuratevi che con l’acquisto della SIM ci sia incluso tale piano telefonico.
FUSO ORARIO
3 ore in più rispetto all’Italia quando in Italia vige l’ora solare (2 ore in più quando in Italia vige l’ora legale).
ABBIGLIAMENTO
Già all’arrivo in aeroporto ci si accorge che gli emiratini, uomini e donne, indossano l’abbigliamento tradizionale che secondo le leggi coraniche devono coprire quasi interamente il corpo; anche i giovani indossano con orgoglio il “dishdasha”, la tunica bianca e la “kafiya”, il fazzoletto bianco o a quadri bianco-rossi o bianco-neri. Le donne indossano, sopra abiti alla moda, l’”abaya”, il lungo mantello nero e, intorno al capo portano il “gishwa”, il lungo velo nero spesso ricamato e avvolto intorno al capo con eleganza; non disdegnano un trucco molto curato ed elegante. Detto questo, da evitare, soprattutto per le signore, abiti troppo aderenti, scollati e con spalle scoperte o corti ed anche trasparenti; gambe e braccia devono essere coperti e se richiesto anche i capelli. Anche a Dubai ed Abu Dhabi ed ora anche Ras Al Khaima, sono tollerati abiti di stile occidentali, ma sempre con spalle coperte e non scollati, ricordarsi che tutti gli Emirati sono paesi musulmani e quindi rispettosi delle leggi relative.
SICUREZZA
Si raccomanda di osservare le usuali misure precauzionali contro la microcriminalità e di depositare i documenti nella cassetta di sicurezza dell'albergo. Portare comunque sempre con sé una fotocopia del passaporto (inclusa la pagina con il timbro d'entrata).
LINGUA
La lingua ufficiale negli Emirati Arabi è l’arabo. Diffusa la lingua inglese. I cartelli, la segnaletica e i documenti ufficiali sono in arabo, ma sempre accompagnati da una traduzione in inglese.
RELIGIONE
L’Islam è la religione ufficiale degli Emirati Arabi, prevalentemente di credenza sunnita. Pur essendo, soprattutto Dubai, tollerante verso le altre religioni è severamente vietato diffondere idee di una religione differente dall’islam attraverso qualsiasi forma di proselitismo. Ci sono circa 31 chiese e un tempio hindù nel Paese. Il 76% della popolazione totale è musulmana (85% sunniti, 15% sciiti), il 9% è cristiana, mentre il 15% professa altre religioni, principalmente hinduismo e buddhismo (praticamente assente il giudaismo). Le religioni al di fuori dell'Islam sono seguite principalmente dagli stranieri residenti negli EAU o espatriati.
POPOLAZIONE
Si conta che meno del 20% degli abitanti degli Emirati Arabi siano emiratini, mentre il restante 80% siano stranieri di cui il 23% espatriati iraniani e il 50% indiani, per lo più lavoratori. Massiccia anche la presenza di palestinesi sia come rifugiati politici sia come lavoratori. La città più popolata è Dubai, ma in generale l’80% degli emiratini risiede in agglomerati urbani, mentre solo il 12% vive in piccoli villaggi sparsi in tutto il Paese e presso i campi petroliferi del deserto.
CIBI E BEVANDE
I cibi tipici degli Emirati Arabi non si discostano molto da quelli degli altri paesi mediorientali e quelli della cucina araba. Dubai ed Abu Dhabi hanno una vasta gamma di ristoranti, fast food, buffet con cucina che origina da ogni parte del mondo, visto la moltitudine di stranieri che visitano e risiedono i questi due Emirati. La maggior parte, per non dire la quasi totalità dei ristoranti, si trova nei grandi centri commerciali e negli hotels. Una buona zona a Dubai, per trovare ristoranti tipici è nei pressi del suq delle spezie e nel quartiere di Bastakiya. La cucina è ricca di spezie (cardamomo, coriandolo, cumino, curcuma) e non si può fare a meno del cous cous preparato con carne, pesce, verdure e del favoloso, leggero e morbido pane arabo (khobs), del pollo alla griglia (dajaj), degli spiedini di carne d’agnello speziato (kefta), le polpette di ceci fritte (falafel), la crema fatta con ceci macinati e ridotti in poltiglia, macerata con aglio, olio d’oliva e succo di limone (hummuss). Ricordando che nei ristoranti, se non diversamente indicato e comunque solo per stranieri, non è servito alcool, le bevande tipiche sono sempre il caffè arabo e il tè alla menta (shai na’a na’a) e l’aspro latte di cammella.
ACQUISTI
Parlare di acquisti negli Emirati Arabi è sinonimo di Dubai, capitale dello shopping, dove nei suoi Mall si può trovare davvero di tutto, e per tutte le tasche. Dall’abbigliamento all’hi-tech, all’artigianato locale, all’oro e le pietre preziose, ai tappeti, alle spezie e le specialità locali: fare acquisti è una esperienza unica. I più avveniristici centri commerciali non sono solo luogo di shopping, ma anche ritrovo, divertimento per adulti e piccini, ristoranti, etc. Si entra in uno shopping mall e si passa l’intera giornata fra acquisti, visite ed esperienze culinarie e non solo. A fianco di questi nuovi luoghi d’incontro, rimangono i souk più tradizionali dove l’arte del contrattare il prezzo fa parte dell’acquisto stesso. Ad Abu Dhabi, sono nati nuovi centri commerciali dove i brand più rinomati sono molto ben rappresentati; negli altri Emirati lo shopping non è così pressante, se non nei suq più tradizionali. Il periodo più conveniente per fare shopping a Dubai è quello invernale, verso la fine di gennaio, quando si svolge lo Shopping Festival, manifestazione organizzata dal governo locale e tutti i negozi, centri commerciali fanno ottimi sconti.